Assolo ideale.

scritto da Attila
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Autore del testo Attila
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Quando un edificio minaccia rovina, si ricorre provvisoriamente ai puntelli; quando una istituzione è marcia, si ricorre alle leggi.
- Nota dell'autore Attila

Testo: Assolo ideale.
di Attila

Le leggi riverite e temute dalla moltitudine, che vede in esse le regole immortali della propria condotta e quasi tanti riflessi della volontà e della potenza divina, non sono per lo più che l'espressione del volere dei più forti a tutela e vantaggio proprio, a danno e spavento dei deboli; la così detta santità delle leggi non è che la sanzione dell'astuzia o della violenza, la tutela del privilegio, la canonizzazione della vendetta.
1) Un tempo si fece derivare il diritto, che altro non è che la maschera della forza,dal seno stesso di Dio .
2) Poi più tardi s'inventarono un diritto naturale, quasi che le leggi inculcate dai vincitori ai vinti fossero un riflesso delle leggi che governano l'universo.
La mia convinzione è che tutti questi ordini e sottordini, siano frutto dell'orgoglio umano fuori della natura e del vero. Occorrerebbe lasciare libero spazio a una concezione della natura e della storia libera da quel meccanismo, che la paura, la e l'ipocrisia umana hanno sovrapposto in ogni tempo alla realtà delle cose.
Siamo precipitati. Di Francesco Rossi “Attila”
Verso il baratro dell'accantonamento, della fruizione delle nostre singolarità alimentate dall'esaltazione delle disparità.
Immobilizzate le coscienze.
Società piatta, dominata.
Solo se saremo in grado di concatenare a ogni risorsa
unione, significato, finalità
troveremo lo spiraglio per un modello diverso di società.
Assolo ideale. testo di Attila
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