Contenuti per adulti
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Torno sulla terra dopo un lungo viaggio tra le stelle.
Torno coi fastidi nella testa, ma distinguo ancora la follia dalla realtà.
Mi sono spinto dove l'impossibile è normale,
agli estremi dove per l’umano è letale, mortale.
Aver paura di rimanere, restare
imprigionato nella bolla della cella celestiale.
Paura di rimanere e restare
con lo sguardo perso nei giardini d’un merdoso ospedale,
strisciando su e giù per le scale,
lucidando sta mente piramidale.
Oltre i limiti espansione: vuoto abissale,
esplo-sione cere-brale.
Celebro preghiere in nome del male
ed ora quale dio cane rimane?
Ah si, ho l’anima che vibra,
pesa e sfonda il piatto d'oro della vostra libra,
e va giù. Di nuovo. All'ultimo una tripla,
mentre cade l'ultimo granello della clessidra.
In testa ho nove teste come l'Idra,
ho ancora materiale per scioglier materia grigia.
Sto con quelli come Gigio,
fratelli da vent'anni a sopportare il mio fastidio.
Disagio Klan ti marchia, Noi facciamo maleficio.
Tributo al gran signore, oscuro sacrificio.
Occhi grandi, profondi: neri come un Grigio.
L’incroci e sono incontri del quarto tipo.
Rapisco lo sguardo con luce abbagliante,
al volante di un disco volante.
Avanti anni luce costante quando scrivo ste perle,
davanti allo specchio Io mi vedo di spalle.
camaleonte, sono un mutante commediante
passo da umano cantante ad alieno all’istante.
Ancient: disco diamante per Master(RIP)
e stringo la mano a un'altra mente brillante.
Scrivo sto Anthem tra il fuoco di Dante,
e il gelo oltre il cielo soffo-cante.
Soffro pare, quante? tante. E Il dubbio deraglia,
ma spezzo, non fletto, Io faccio battaglia.
Nell'armata pensavo di stare in un branco,
ma la vergine infetta è valsa più d’un abbraccio, "amico"merda.
Perdono si, ma non dimentico finche sto sulla Terra.
Converto s’un altro livello, gente che capisce il flagello, il fardello.
Spello anime vive con il coltello, divoro cervelli al macello.
Espello Odio come un ruscello e scrivo un altro testo gioiello.
Non mi stai dietro e prima d'aprire la bocca,
ascolta e impara, riempi il cestello che non c'è duello.
Io ti cancello, dal sottosuolo fondo metallo.
Assorbì l'acciaio nelle Fucine d'Efesto e ora tuoni martello.
Io sono Skitzofrenik e no! No che non mi tieni!
C’ho le catene, ma con l'ali io mi taglio i piedi!