E il cielo mi colpė (il lungo '68)

scritto da Michelangelo Cervellera
Scritto 11 mesi fa • Pubblicato 11 mesi fa • Revisionato 11 mesi fa
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Anni di lotte, sogni, speranze.
- Nota dell'autore Michelangelo Cervellera

Testo: E il cielo mi colpė (il lungo '68)
di Michelangelo Cervellera

M'illuminō il cielo

con un soffio

di purezza

rosso cinabro,

dalle infinite figure,

di grazia, di paradisi,

di melodie di voci,

immortali,

giovani i volti tra gioia

e sorrisi, ognuno un mondo,

insieme, un'anima ribelle,

un mosaico di sogni da comporre,

campi di bianchi gigli.

Un impietoso fango avanza,

a inghiottir la bellezza,

miasmi d'odore acre di fumo

che brucia gli occhi,

e gocce di limone

a riparar gli sguardi,

tra alti toni di speranze

e caroselli di abiezione,

correvamo a proteggere il filo

dell'aquilone delle speranze,

per conquistare il cielo.

Michelangelo Cervellera (Giondalar) – novembre 2024

E il cielo mi colpė (il lungo '68) testo di Michelangelo Cervellera
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