Il destino

Essere presenti e non sapere
Vivere e non conoscere
Deforme come specchiarsi in lamiere
Non ci riusciamo a riconoscere

Il futuro un interrogativo
Non sappiamo chi comanda
Lo guardo, ma è schivo
Fugge da me, segue la ghianda

Me e il destino, un divario
Affidarmi all'insicurezza di me stesso
O rassicurarmi con il daimon?

Forse, non sono l'unico che lo scansa
Forse, è un'illusoria speranza
Forse, dalla paura dettata
Da me, la realtà dev'essere plasmata

Penso, ma rimango con il dubbio
Il cumulo di pensieri, sempre più cupo
Forse no
Assomigliano più a nebulose
Rimane il fascino delle verità misteriose