Le braccia che bruciano

scritto da La paurosa
Scritto 10 mesi fa • Pubblicato 10 mesi fa • Revisionato 10 mesi fa
0 0 0

Autore del testo

Immagine di La paurosa
Autore del testo La paurosa

Testo: Le braccia che bruciano
di La paurosa

Non ho più scritto in queste settimane, non ho più nemmeno disegnato, o meglio, ho provato a fare entrambe le cose, ma ogni volta finivano in maniere talmente macabre che decidevo di buttare tutto e cancellarne ogni traccia per evitare che qualcuno potesse realmente vedere cosa fabbricasse la mia mente. 

Ma devo condividere, devo trovare le forze per continuare a scrivere e a cercare di spiegare come mi sento.
Sono in un periodo di down molto pesante, molto spesso durante le giornate ho affuscamento della vista dovuto al panico, ogni volta che vedo una lama sento il mio corpo che mi spinge a volermi ferire, soffro di autolesionismo da quando ho 13 anni e ora ne ho 30, sono due anni che non mi taglio circa, ma quando il dolore all'interno si insidia tra le ossa così potentemente sento che l'unico metodo che mi rimane per alleviarlo è aprirmi la pelle e lasciarlo uscire, sentire quel bruciore che mi sconnette per un attimo la mente e mi lascia pensare solamente al taglio. 
Mi toglie i pensieri orribili che mi circondano, mi elimina le frasi terribili che continuo a sentire.
"Non mangiare, non te lo meriti. Sei una pessima madre, non vedi che stai creando solamente casino nella vita di tua figlia? Lascialo, si merita una vita normale. Bevi, ti basta l'alcool per stare meglio. Prendi quelle pillole in più, allevieranno il tuo dolore. Prendi la lametta, schiaccia più forte che riesci e finalmente lascia che tutta la tua stanchezza esca e non torni più indietro. Abbandona tutti una volta per sempre, risolvi questa questione definivamente. Stai solamente facendo soffrire tutti quanti. Non uscire perché ti giudicano, lo vedi come ti guardano? È inutile che ci provi, fallirai. È inutile parlarne, non gli interessa. Sorridi e fingi." 

Sono tartassata da continue frasi malsane e nonostante io sappia che sono negative non riesco a fermarle o a non ascoltarle o a non dargli retta. 

È sempre più facile spegnermi, non provare più alcun sentimento, restare immobile di fronte a situazioni tragiche, a litigi, a urla, non mi arrabbio più, resto ferma. Una bambola, una bambola che dentro sta prendendo fuoco. 

Vorrei potermi spegnere. 
Vorrei potermi riposare.
Vorrei poter essere capita da chi dice di amarmi, non solamente dai medici. 

Le braccia che bruciano testo di La paurosa
9