Contenuti per adulti
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Non voglio essere il mio riflesso, sento il bisogno di rispecchiarmi in altro. Questo desiderio entra e non bussa, esce e non saluta, fa cadere il mio castello di carte: tutto quello che ero riuscita a costruire.
È solo un tormento che non mi oltrepassa ma mette le sue radici finché poi lo accolgo, nonostante per poco sono riuscita a respingerlo.
Lo sento urlare ma in silenzio, percepisco la sua violenza ma non mi lascia alcun livido, logora, strappa, lotta e vince.
Cerco di scacciarlo eppure appare continuamente: tra amici, nelle serate, nei sogni, sia nel piatto pieno, sia nel piatto vuoto, la mattina, nelle foto, nei chili in più e quelli in meno, nei passi, negli sguardi e nelle pare.
Mi fermo ma non mi deve fermare perchè se desidero un'altra immagine allo specchio, il castello di carte deve, giustamente, essere distrutto ininterrottamente, finché il mio mostruoso desiderio mi faccia diventare il numero che vuole lui.