Suck

scritto da Lionel
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Per tutti coloro che hanno perso la vita sul luogo di lavoro!
- Nota dell'autore Lionel

Testo: Suck
di Lionel

SUCK

E verranno a consegnarti il mio elmetto:
Spunteranno dal buio della notte
Come un incubo nel cuore del sonno,
Il sonno infinito dell’essere umano,
Arriveranno nel pieno della vita
Per riportarti il mio casco da morto,
Integro, intero, nemmeno ammaccato,
Perché indossarlo a che cosa è servito?
Verranno in pace a donarti l’elmetto,
Cimelio residuo dell’ultima sfiga,
E vedrai le facce sfigurate dal lutto
Sopra la triste figura impettita
E sotto la maschera in posa contrita,
Sarà come averlo sempre saputo,
Nessuna sorpresa, ogni cosa era scritta,
E chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto…
Io ho avuto una grandissima sfiga,
Talvolta le cose prendono una piega
Che non ci puoi fare davvero un bel nulla
Tranne imprecare a una cattiva stella,
Verranno… verranno a darti il mio elmetto,
Ripulito, candido, immacolato,
Il fatto sarà che è crollato giù il tetto
E ti spiegheranno che sono stato sfigato,
Perché è così che si può solo chiamare
Ciò che è capitato in maniera casuale:
Sfiga… io merito questa parola volgare,
Iella sarebbe già meno incidentale,
Troppo eleganti malasorte o disdetta
E anche la sfortuna o la fatalità,
No, qui ci vuole qualcosa che in fretta
Ne testimoni la rozza… avversità!
Era tutto imprevisto, sì, da non credere
E questo si associa giusto alla sfiga,
Con quella tanto non te la puoi prendere
Perché si lega al destino che briga,
All’oscura matita, imperscrutabile,
Che disegna un tragitto ineluttabile,
La genesi già mi è nata sfigata,
Stirpe astrologica assai scalognata,
E a dannarmi allora è la sfiga in me infusa,
Che quella colpisce però non ti avvisa,
Che colpa ne ha se ce l’ho dentro da sempre
Ma è imprevedibile come un serpente?
Verranno, verranno a portarti il mio elmetto
Poi se ne andranno con la coscienza spaccata
Ma la moralità… riconciliata e placata,
Mentre io sarò morto da perfetto sfigato,
Eroe che è caduto da un tetto franato,
Tu rifiuta l’elmetto, ridaglielo indietro,
Oppure regalalo a quel mezzo politico
Che sempre lo indossa a ogni parata,
A ogni sparata o posa di prima pietra,
Perché a lui lo protegge e non muore mai,
E digli, ti prego: «Sei solo un coglione,
Ma ammazza però, te che culo che c’hai!».

Suck testo di Lionel
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