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Nell’ora del crepuscolo,
quella che amo di più,
sono andato ad ascoltare la voce del mio mare.
Come un vecchio solo e pieno di nostalgia,
ho vagato sulla spiaggia.
Le mie orme
si confondevano con altre lasciate prima.
Anche la mia vita sembrava più confusa.
Quello che prima era nitido … chiaro,
ora era vago.
Il mortaio del tempo aveva miscelato tutto.
Riuscivo ancora a distinguere
visi, momenti ed emozioni
nella poltiglia sempre più tritata dei ricordi;
ma avevo la sensazione che prima o poi
piano piano tutto si sarebbe confuso sempre più
mescolandosi a pezzi di altre vite:
per ritornare al nulla che esisteva prima di me.
L’emozione si sarebbe presentata uguale
agli occhi di mio figlio,
a quello di mio nipote
ed ai tanti dei miei discendenti:
per sparire nel silenzio,
sotto la sabbia del tempo.
