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Zoccoli di cavalli, notti in bianco
polvere vela l’alba e sono stanco
certo che non potrò lasciarti sola
è il grido che mi secca nella gola
Credimi dolce amore manca poco
al fiume dove accenderemo il fuoco
che ci riscalderà come quel giorno
che il sole ci parlava di un ritorno
Leggende di promesse e primavere
ragazze che danzavano leggere
gente che ride e suona il mandolino
lampi e lamponi dolci nel destino
Perché noi ci siamo stati, ti ricordi?
Là, nell’età dell’oro dei primordi
Io ti insegnavo tutte le canzoni
tu le scioglievi al vento come doni
Io parlo e parlo e piano tu ti spegni
nessuno di noi crede a quei disegni
tracciati nella grotta fredda e nera
lumi che hanno finito tempo e cera
E guardi indietro, sguardo nell’abisso
io arranco sordo come un crocifisso
Non sento ancora l’urlo dalle stelle
fatale e che ci cambierà la pelle