Contenuti per adulti
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Ho una ferita che sorride,
sul mio volto tagliato,
sola contro i muscoli,
assediata dai nervi.
Vapore di fiato esausto contro l’incendio,
brucia nel sudore,
morde dentro al sale.
Questo è quanto.
Tutto ciò che ho per te:
una sconfitta sciocca,
di un eroe mai esistito.
Il bastone delle disgrazie fischia su archi imperscrutabili,
sbilenchi, infidi.
Anni sbagliati e pezze vecchie sbandierate a caso,
ciascuna nel verso suo,
promessa sposa di uno sbaglio improbabile.
Il terreno di ogni fine è un cimitero di orme.
Ginocchia stampate a terra, nell’eternità.
Qui cademmo.
Insieme a chiunque altro, vinti dalle colpe che dichiarammo.
Terra straniera e bastarda,
tutto germoglia di un sangue che ci apparteneva.
Si doveva morire? Si doveva tradire?
Sia la schiena dei nostri sbagli un altro gradino,
un altro passo,
un’ altra spanna di strada
che noi non faremo.