Testamento politico Amorale

scritto da fabio b
Scritto 3 mesi fa • Pubblicato 17 ore fa • Revisionato 17 ore fa
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Immagine di fabio b
Autore del testo fabio b
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Chi mi avesse letto un po' credo abbia intuito da che parte sto. Qui racconto in un mattone,e mi scuso,un po' di più ,di me,di noi.Come sarebbe potuta andare,e come è andata.Ai giovani dico di non arrendersi,non rassegnarsi alla quieta disperazione.
- Nota dell'autore fabio b

Testo: Testamento politico Amorale
di fabio b

I miei passi sono il giorno e la notte
vesciche curate, strade nuove non ancora asfaltate.
Sono fermi inchiodati sul ciglio di un pensiero
insicuri troppo lunghi tormentati dissestati desideri.
I miei passi sono ali spezzate sulla carta strappata ,
una vita dall'inizio immaginata .
Sono l'esatto contrario di come mi avrebbero voluto
un alienato ben inquadrato con lavoro e futuro sicuro ,
sicuro di morirci murato dentro ,
sposato con tre figli , due mutui, la casa al mare, ma vai a cagare .
Semplicemente ho scelto di essere me stesso,
mi è sembrato più onesto , trasparente , scelta naturale per chi nasce diverso.
Non sono mai stato le balle che mi han propinato,
la disciplina le regole non sono i comandamenti che mi sono dato.
I miei passi sono il mio itinerario
le idee di mio padre ,viste al contrario.
Il rumore bellissimo di un giradischi ,trovato per caso ,a 5 anni,ascoltato sempre solo ,
tutti i santi giorni un bambino felice ballava tra note che non avevano muri .
Il cortile delle case popolari dove sono nato ,tutte uguali ,di rosso dipinte
paradosso di un colore che gridava uguaglianza ,
simbolo di un ghetto di chi aveva poco e niente, bisognava elegantemente nascondere la povertà,
mettere in disparte i fallimenti della società.
Fin da bambino capii che il paradosso andava combattuto .
Una convinzione che crescendo poi ,non è cambiata anzi si è fatta rivolta, rivolta armata .
Solo le ingiustizie mi hanno detto chi dovevo essere .
Non sono diventato quello che voleva mio padre, un quieto disperato dalla vita agiata .
Ho studiato si ,ma per me stesso, per capire i meccanismi del potere ,
non per fare il generale, odio essere comandato, figurati doverlo fare .
Non ho mai creduto in questo Stato , men che mai nella nazione mai nata.

Non è un caso aver studiato legge ,capire che tra codici sotto codici postille,quasi non esiste legalità,
le leggi sono codificate ,ma la giustizia non l'ho vista ,non è scritta da nessuna parte .
Ho cercato di fare in modo che le mie parole non fossero mai disgiunte dalle azioni ,
in un altro tempo ho dato tutto , rischiato anche tanto , ho creduto in un vero cambiamento .
Ho inseguito un mondo migliore, l'ho fatto sempre con tutto me stesso, mettendoci coraggio e cuore,
una società costruita intorno all'uomo senza sfruttamenti feudali ,
basata sui diritti fondamentali ,meno disuguaglianza
più equità , il diritto di vivere con dignità.

L'ho fatto finché i miei occhi hanno sentito un cambiamento nel vento,
poi il neoliberismo di Reagan e Thatcher hanno dato il via a questa età di follia.
Gli apparati statali, la contro cultura studiata dell'individualismo ,dell'indifferenza ,hanno cambiato ritmo alla danza .
Profitto , deregulation ,mercato selvaggio,sfruttamento ad ogni costo ,hanno ridotto l'uomo a macchinario, se obsoleto non ripararlo,meglio gettarlo . Nessuna sicurezza sul lavoro ,le morti bianche non si contano, niente diritti , poca assistenza sanitaria, previdenza scarsa, se mai ci sarà.
E su un'autostrada senza divieti ne ragolamentazioni , in un lampo arriviamo al Trumpismo autocratico ,alla tecnocrazia plutocratica dei pirati della Silicon Valley, al neonazismo di Elon Musk ad un presente di povertà, un futuro di tecnologia esasperata, che l'intelligenza articiale plasmerà senza nessuna umana pietà.
Un tempo buio di schiavitù dove la fiamma della conoscenza rischierà di spegnersi ,un secondo medioevo che è già stato definito Tecnofeudalesimo .

A conti fatti kazzo se avevamo ragione ,nel rallentare un processo di omologazione che ha portato ad un sistema di metodico sfruttamento, che assomiglia molto al nazismo, e se ancora non lo è ,contiene tutti i germi per diventarlo .

Non sono più rientrato nella normalità .
Nei miei giorni ancora conto e sconto peccati d'ingenuità,
I miei passi sono stati severi giudizi, soprattutto con me stesso ,
debolezze inaspettate trasformate in virtù ,
sono facce amate troppo che ora non vedo più .
Tra i ricordi del mio ieri, un rammarico soltanto ,la consapevolezza di non aver completato il viaggio,
aver visto il nuovo mondo ,non era un miraggio, ma la terra per ricominciare,
ma non sono riuscito a sbarcare .

I miei passi non rinnegano niente del mio passato, quello che sto vedendo mi assolve da eventuali reati e peccati.

Sono tutto quello che la vita mi ha dato ,
sono il contrario di quello che mi han detto di essere, ma non ho mai accettato .
Per niente incline al compromesso, sono sempre stato e rimango fedele a me stesso .
Testamento politico Amorale testo di fabio b
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