Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
tesse l'antica donna i giorni miei,
altra dipanava il mio destino,
sotto quel gelso di color bruno
ordivan qual tela la sorte mia.
silenti ambo nel passar dei giorni;
sedevano assorte nel lavoro,
l’una sferruzzava l’uncinetto,
l’altra sbrogliava la matassa mia.
nodava il passato col presente
la prima donna con mano ferma,
tendeva lieve con l’altra mano
l’esile filato del destino.
immemore del passar dei lumi
la donna accresceva quell’ordito,
la spola spogliata fu del filo,
ed in ultimo il capo gli rimase.
l’annodò con mano assai sicura,
forse una stilla umettò le ciglia;
una stretta sentii al cuor mio,
che la vita qual tela ebbe fine.
l’altra raccolse il panno or compiuto,
mi coprì tosto di quel sudario,
e l’anima mia passò quel velo
qual lume a tergo filtra il lino.