In questa giornata di sole

In questa giornata di sole
a ridosso di Gennaio
nella mia anima a strapiombo
su abbaglianti sciabordii
e nuvole intrappolate
nelle torri scansate dai gabbiani,
io penso
a quante stelle incandescenti
sono conficcate nel mio azzurro,
fieno che mi brucia dentro,
zoccoli visionari della mia fantasia.
Posso vedere brillare nella mano
il pozzo argentato della luna
mentre negli occhi
ho il riverbero dei litorali
lungo il crinale dei tramonti.
E ricordo
i labirinti rannicchiati
sotto la sferza di sabbia del cielo,
la tristezza che mi percuoteva,
i lividi pensieri degli uccelli striduli
che mi attraversavano il petto.
Posso affermare che si può correre
stando immobili e vivendo si può morire.
Chi ero ? chi sono ?
Le stagioni ferite sono lontane.
Nuovi fogli aspettano solo di essere sgualciti.
Ho cantato i giorni del sorriso e del pianto.
Ora canto le montagne che sono aquile,
canto le sorgenti leggere della terra,
canto lo stormire di tutti i miei quaderni,
di tutta la luce che mi nasce,
di tutta la bellezza che si può amare,
di tutta questa paglia che diventa cenere
eppure mai si consuma.