A mia madre

Non ho più lacrime
Che possano lenire il dolore
Che i tuoi insulti
Le tue parole
Marchiano a fuoco sopra il mio cuore

Non ho più rancore
Per le grida
Le derisioni
L'umiliazione

Il solo vederti mi dà la nausea
Disturbata
Distolgo gli occhi
E Si riavvolgono come nastri di videocassette
I mille soprusi subiti
L'intera mia esistenza
Ogni cellula inquinata
Dai tuoi giudizi avvelenati
Dalla tua cattiveria gratuita

Rivedo la mia vita spezzarsi
Stritolata
Fra le tue mani
E tu che soddisfatta
Ti spingevi oltre
Stringevi più forte
Fino a farmi mancare il respiro

Ricordo di essere sprofondata
Sotto il peso del tuo odio
Ho perso quasi la ragione
Sfibrata dalla tua crudeltà disinvolta

Che mai nessuno
Possa farti provare
Un decimo solo del mio dolore
Queste fitte lancinanti sopra il cuore
Non le potresti sopportare
Sentiresti lacerare
E per assurdo
Saresti ancor peggiore

Se solo tu restassi per sempre
fuori dalla mia vita
Potrei provare a guarire
Non riuscirei mai a dimenticare
Mi hai lasciato troppi segni
Per fingere tu non sia mai esistita
Ma potrei finalmente credere
Di essere anch'io degna di questa vita

Potrei provare a convincermi
Che non è mai stata colpa mia
Se tu mi hai così tanto odiata
E che non serve darmi il tormento
Per ogni pensiero diverso dal tuo
Per essere nata
Così come sono

Avrei preferito non nascere
Se avessi saputo che il prezzo da pagare era sopportare l'inferno
Di chiamare madre un essere come te

Senza di te potrei provare a schierarmi dalla mia parte
E non essere più un soldato alla tua mercé
Che combatte contro se stesso

Non posso sperare di rimarginare
Queste ferite profonde
E ormai infette

Mi basterà imparare ad apprezzarmi
A prendermi cura di me
Come tu non hai mai fatto.