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Pagina bianca ll
Il foglio di carta è tutt'altro che vuoto
lo vedo, lo sento,
l'orecchio il mio sguardo che dice e ripete
c'è da togliere qualcosa, qualcosa di troppo
che al fondo del bianco ottura, fa tappo.
La mente in burn out é un pezzo di ghiaccio,
non esce parola, una carta dal mazzo,
non so cosa fare e sto lì derelitto,
piangente negli occhi, nella penna sconfitto
Una pausa in bagno un bisogno primario;
evacuare linguaggio
da quel pozzo di bianco,
un gesto epocale, occorre la mossa
del cup de theatre, squarciare la pagina
scolare parole, significanti in eccesso
che occorre smaltire, tendere al sole.
Per troppo pensiero mi bolle il cervello
e il foglio di carta è una Morte del Cigno,
meglio tornare tra le semplici cose,
ai gesti di sempre... niente parole;
tolgo il tappo all'ingorgo della pagina
bianca segnando un punto più o meno
nel centro, lo sfiato rilascia odore tremendo,
angustie del mondo tenute all'oscuro
nel troppo linguaggio
del bianco del foglio