Era cominciata così, sulla neve

scritto da Pedrino
Scritto 7 mesi fa • Pubblicato 7 mesi fa • Revisionato 7 mesi fa
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Piaga aperta e purulenta
- Nota dell'autore Pedrino

Testo: Era cominciata così, sulla neve
di Pedrino

Anche l' inizio della storia con Silvia era cominciata in un giorno in cui nevicava. Tanto tempo fa.
Ora Scappavo, volevo lasciarmi dietro tutto quanto. Faticavo ad avanzare per i quasi 20 centimetri del manto nevoso che ricopriva le strade della città, facevo fatica a proseguire trascinando questa pesante valigia.
Erano anni che non veniva giù una nevicata simile.
Dimenticare tutto, si dovevo dimenticare tutto.
Dimenticare il tempo felice passato con lei, Il tempo in cui lei mi amava, quando ubbidiva a tutte le cose che gli chiedevo, in silenzio, senza replicare.
Dal nostro amore era nata Sara che ormai aveva quasi quattro anni. Già quattro anni, quasi il tempo in cui Silvia era cambiata.
Era diventata una rivoluzionaria, voleva avere voce in capitolo sulla nostra famiglia.
Io sono l'uomo, io devo comandare, decidere . Io porto i soldi a casa. E poi è così che si fa.
Lei voleva lavorare per vivere una vita economicamente autonoma, già e chi fa crescere Sara, un asilo, un' estranea. No, no doveva allevarla lei.
Testarda non mi aveva ascoltato.
Si era fatta riassumere nell' ufficio dove lavorava prima di sposarci.
Ho cercato di convincerla, prima con le parole, poi con le maniere forti, si và be' due schiaffi.
D'altronde anche mio padre quando si arrabbiava qualche schiaffo a mia madre glielo mollava .
Lei mi ha denunciato, ha chiamato i carabinieri.
Gli chiesi scusa, gli dissi che non sarebbe più accaduto, gli dissi che l'amavo, che avevamo una figlia. Mi perdonò, ritirò la denuncia.
Invece la cosa si ripete',
si ma sempre per colpa sua, mi faceva arrabbiare,non voleva cambiare.
Alla fine ci siamo separati.
Lei ha voluto che ci separassimo.
Io non riuscivo a stargli lontano, sicuramente aveva conosciuto qualcuno sul posto di lavoro, la stavo perdendo per sempre.
Lei era mia, solo e soltanto mia.
Così stasera ho approfittato del fatto che Sara ha dimenticato lo zainetto a casa di mia madre. Io vedo mia figlia ogni due settimane viene portata e ripresa da casa di mia madre da una addetta dei servizi sociali.
Ho convinto Silvia, lo zainetto glielo avrei portato io, con questo tempaccio non era il caso che uscisse in macchina con la bimba. Dovevamo avere un rapporto da persone civili.
Ho suonato, mi ha aperto, le scale le ho fatte due a due.
Quando ha aperto la porta gli ho chiesto di ascoltarmi, di perdonarmi, sarei cambiato. Lei niente ha fatto per chiudere la porta, un piede l' ha bloccata, una spallata alla porta, Silvia è caduta a terra.
Sono qui che cammino, portando con me una vecchia grande valigia . Che nevicata, tutta la città è imbiancata tranne una scia di macchioline rosso sangue che lascio ad ogni passo.
Era cominciata così, sulla neve testo di Pedrino
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