Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
L'insopportabile peso dell'abbandono.
Non c’è eroe che ti salvi,
solo il filo sottile dell’abitudine,
quel bastardo silenzioso
che ti tiene a galla quando tutto
il resto ti abbandona davvero.
Non è una tragedia,
è solo quella maledetta, vecchia
solitudine che ti si infila dentro,
come un mal di testa,
che non ti lascia mai.
L’abbandono non fa rumore,
è uno scherzo di cattivo gusto,
un pugno nello stomaco,
una sigaretta spenta sul cuore.
Ma la vita non ti chiede perdono,
non ti offre secondi tentativi,
eppure, cazzo, continui a camminare,
anche se hai il cuore a pezzi
e la testa vuota.
Forse è meglio così:
non mi va di vivere in una farsa,
tra gente che finge e danza
su tacchi di bugie, mentre dentro
è tutto vuoto o spezzato,
una recita senza applausi,
senza pubblico.
Meglio il peso dell’abbandono
che l’agonia delle finzioni,
il silenzio vero di un cuore a brandelli
che il chiasso falso di quel teatro
immobile.
"E va bene così".