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La gratitudine arrivò come una freccia nel dorso ed imparai che è una magia, una ricchezza che in pochi possiedono e in ancora meno sono in grado di percepirne l’immenso valore. Il passato è un concetto con il quale ho sempre fatto a pugni, soprattutto quando si parla di persone che, chi in un modo e chi in un altro, mi hanno messo in subbuglio lo stomaco.Individui che ho amato più di me, diversamente l’uno dall’altro, ma con la stessa sincerità. Sebbene la nostra storia ci forgia, a volte abbiamo la pretesa di portarla sulle spalle, e il paradosso è che ci lamentiamo del peso che ha. In quel momento le stai uccidendo la dignità. Decisi, dopo aver appreso la grande lezione, di scriverle una lettera che ad oggi -giorno indefinito- non ha ancora ricevuto.
“Mi venni in mente come ogni giorno, ma quello, come nessun altro, decisi di ripercorrere il viale dei ricordi più belli passati con te.
Rividi il volto che ricordavo io, e piansi. Non perché mi mancasti, seppur mi mancasti ed ancor mi manchi, ma perché vidi un viso che non esiste più, cioè, quella te che non esiste più.
Capii in pochi attimi che anche quel me non esiste più.
Fu un pianto di gioia per quei ragazzini congelati nel loro tempo.
Dovetti a loro delle scuse, perché tentar di riesumarli, fu come privarli della dignità. Scusami se fino ad ora ho provato a risvegliare un qualcosa che sta dormendo in pace, fermo nel suo tempo perfetto li dov’è. Non lo farò più, ora è tutto diverso, ora mi è tutto chiaro.
Sebbene il lutto ferisca, il morto va lasciato giacere in pace, la carcassa sulle spalle è un peso inutile.
Sei stata il mio primo amore, ed oggi il mio primo profondo esordio di gratitudine.
Ora mi vergogno un po a sperare in un nuovo “noi”, perché profanerei quel bellissimo “loro”, che è stato il capitolo più bello della mia vita. Non ne ricordo altri così felici.
Questo non porrà fine alla sindrome di Stendhal che mi avvolge al tuo cospetto. Ed anche un po a quella di Peter Pan, ma sarà la dimostrazione dell’amore vero, della nostra storia e dei ti amo indelebili che rimarranno per sempre. L’amore non finisce mai, come tutte le cose, si trasforma.
La vera vita la vive chi ama, noi abbiamo amato, dunque abbiamo vissuto.
Grazie per tutto, non serve che torni, sei già qui.
Se mi chiederanno sull’amore, senz’altro parlerò di te.
Ciao.”
Nel passato ci vive chi non vuole crescere, e forse il mio momento di farlo sta giungendo.
Andare avanti significa lasciare indietro proprio come dare significa togliere. Ecco come si impara, si impara quando qualcosa ti viene a meno, quando per avere devi cercare, per cercare devi volere e per volere devi sognare.