Cemento

Non si può nascondere tutto sotto la superficie. Quantomeno non per lungo tempo.

La natura dell'essere chiede di vivere, respirare, esprimersi, liberarsi, sostenersi, mostrarsi.

Ti è mai capitato di camminare lungo una strada alberata dove gli alberi, invece di crescere in un terreno aperto, sono letteralmente circondati dal cemento? Bene, allora saprai cosa succede in questi casi.

Le radici, crescendo, si sviluppano alla ricerca di spazio fertile. E così crescono, e invecchiano, assieme allo stesso albero che resta lì assetato degli elementi che gli servono per sopravvivere.

Le radici così aumentano le loro dimensioni, e cominciano a spingere su tutto ciò che le circonda, arrivando a spaccare quella crosta grigia e inerme che le costringeva dall'alto.

Loro, vive, forti e delicate allo stesso tempo vincono la battaglia con quella cosa durissima e soffocante che le avevano buttato sopra.

La stessa cosa succede a noi.

Non possiamo soffocare troppo a lungo le nostre emozioni e sentimenti; cominciamo a soffrire, lo stomaco si chiude, il nostro umore cambia. Ci sentiamo sopraffatti fino a star male e non riuscire più a tenere dentro tutto.

Che poi esce, prepotentemente, fuggendo da quel soffocare per potersi esprimere.

E se per qualche ragione non riuscissimo a far fuoriuscire quel che sentiamo? L'albero, se non si nutre adeguatamente si ammala, perde forza, perde le foglie, e se non aiutato in tempo beh, muore.

Il cemento è morte per la mente.

E se non si trova aiuto, la sofferenza ammala il cuore.

Che ha bisogno di nutrimento..