Fratelli unici

scritto da Sheila Spaxtre
Scritto 3 anni fa • Pubblicato 3 anni fa • Revisionato 3 anni fa
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Autore del testo Sheila Spaxtre
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L’indifferenza è uno dei peggiori mali dei nostri giorni, troppo spesso dimentichiamo di essere TUTTI fratelli.
- Nota dell'autore Sheila Spaxtre

Testo: Fratelli unici
di Sheila Spaxtre

Vorrei camminare
con una caviglia sola,
sempre la stessa,
salirci le scale
e aprirci le porte
quando rientro con la spesa,
legarci un fiocco rosso
per adorarla più dell’altra,
potermi scordare di averne due,
allora potrei forse illudermi
di saper andare per le strade della vita
senza l’amore dei miei fratelli
che odiano senza appello
tutto ciò che gli ricorda
di essere frutti dello stesso albero
malato da immemore tempo ;
troppo a lungo hanno usato quell’accetta
che sta nel fodero sulle loro spalle
per sfoltire legami scomodi,
non vogliono scossoni o ronzii di fondo,
ma la pace sintetica di un mulino bianco
che smezzi acqua in continuazione.
Io credo nella debolezza di sangue,
nello sputo che esce con le parole,
nell’omicidio dei silenzi di tomba,
nella ricostruzione e nella guarigione,
nell’imparare come si fa
a perdonare e dimenticare
un delitto nato antico.
Una bambina tesa e vivace
ancora prega tutti i giorni col capo chino
e lascia offerte di fiori freschi
dinnanzi a un torrione di ferro costoso
in attesa che qualcosa cambi.
Il sole è già alto,
riesco a intravedere con fatica
lo scintillio dei loro denti
perfetti d’un bianco ceramica
che grida supremazia e soddisfazione ;
gli alligatori mi prenderanno
e già so che i miei fratelli
rimarranno a guardare,
se ne staranno immobili,
forse impietriti,
uno schizzo di fango e carne li raggiungerà,
testimonierà la scomparsa
d’un vecchio arto in gangrena,
ma non sarà il sollievo
che sperano e bramano,
sarà rimpianto eterno,
filariosi della nostra anima.
Fratelli unici testo di Sheila Spaxtre
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