L'IMBECILLITA' ( personalissima opinione).
Il vocabolario della lingua italiana contempla la parola IMBECILLITA' definendo genericamente questa come indebolimento o scarso sviluppo dell'intelligenza e anche mancanza d'intelligenza e di buon senso.
L'estensore del vocabolario, nel definire l'imbecillità, non ha sicuramente scorso la banalità e stupidità somma dei commenti in questo sito, seguito anche, è bene rilevarlo, da persone a posto ma con una mentalità da impauriti e non certo da guerrieri coraggiosi.
Pertanto ha definito nei limiti che gli sono apparsi il significato della parola in questione, senza fare quell'approfondimento che il sottoscritto intende invece compiere, favorito dal fatto di avere tanto materiale relativo a disposizione.
L'IMBECILLE è in prima analisi colui che ha la pretesa di competere culturalmente con chi è molto più intelligente, colto ed educato di lui, che madre natura ha invece dotato solo di una nullità intellettuale assoluta, cui è seguita una totale mancanza di cultura, della quale però l'imbecille non si è mai accorto (e non poteva rendersene conto per le ragioni che già abbiamo esposto) per cui, convinto, intende competere con i suoi concetti che risultano di una ridicolaggine assoluta e assolutamente non attinenti.
Fin qui è tutto è in certo modo normale, e appartiene ad una generalità di comportamenti logici, data la diversa conformazione dei due cervelli in questione, uno ben delineato, l'altro assolutamente vuoto.
Il peggio avviene quando l'imbecille non si contenta di essere sopportato ma comincia ad offendere, inveire, agitarsi, perdere ogni minimo controllo, a voler essere considerato ad ogni costo nelle sue ragioni ed entra in una spirale che lo porta irrimediabilmente a non poter essere più sopportato.
A questo punto, se ha inteso nella sua insipienza partecipare ad un sito letterario, creato per persone che pur nel loro logico dilettantismo cercano una serena visibilità, a causa della sua assoluta nullità culturale, l'imbecille riesce a trovare una considerazione, allora può portare quel sito alla perdizione, se non trova attenti controllori che all'istanta lo eliminano non dandogli alcuna possibilità di rientro.
Se il sito poi gli concede la possibilità di crearsi vari nick per fare numero (pur avendo proibito nel regolamento più di un nick a persona!), allora la progressione d'imbecillità dell'imbecille sarà irreparabile, in quanto offenderà ripetutamente chi gli aggrada, pubblicherà aborti di poesie e di scritti stupidi, sporchi e sgrammaticati (però è convinto nulla conti la grammatica!) che saranno sufficienti per constatare (da parte di chi può) che ormai il sito va alla malora e saranno insufficienti i rarissimi interventi della impotente redazione.
Va poi aggiunto altro genere dimbecillità, quello di poveri ingenui partecipanti senza cultura e possibilità alcuna, ma non disturbatori e offensivi, che impauriti e timorosi, incapaci di agire autonomamente con coraggio, si accodano ad esaltare con sontuosi commenti gli scritti supportati dai plurinick che si autoelogiano, creando una tale sequela di commenti gonfiati, in aggiunta a tutti quelli postati dal plurinick che ha eseguito quello scritto, e infiorettando con una partecipazione formidabile quel "mi piace" in calce.
Poesia più pers0nalissima opinione del Tosco. testo di lorenzo tosco