Everyday Tales - Away

A bea - 24.11.2024

Non è una lettera semplice quella che ti scrivo stamattina. Probabilmente sarà l'ultima. E mi fa sentire un nodo in gola.
Sai. Odio lasciare andare. Ed è una delle tante cose che ci accomuna. Ma che ti devo dire... pazienza? Se questo è davvero il meglio per entrambi, allora proverò ad accettarlo.
Non ti starò a dire, oggi, quando e quanto mi sono innamorato di te, anche se te lo direi sempre. Già lo sai, già l'ho detto... A me piace tutto di te. I tuoi piedini freddi. Il tuo bel faccino. La tua cocciutaggine, la tua forza e le tue fragilità. Ma ci sono cose che ci hanno portato dove siamo.
Se ti va, ascolta la colonna sonora di nuovo cinema paradiso mentre leggi. Io la sto ascoltando adesso. E mentre lo fai ti parlerò un po' di ciò che è andato storto, per poi dirti altro...

Il fatto è che raramente sono riuscito a coinvolgerti o a portarti fuori, nel mio mondo, o ad entrare io nel tuo.
Come hai detto, il tuo è anche un mondo fatto di fragilità. Ma te lo dico io: anche di forza.
Credo tu sia una persona coraggiosissima. Penso che sei una persona dolcissima. E credo ti meriti molto di più di ciò che ti sono riuscito a dare.
Avrei voluto essere un collante, che ti aiutasse ad incollare le tue diverse opzioni per dare forma a qualcosa di assolutamente nuovo. Tu, per me, lo sei.
E in fondo ancora ci spero.

Quanto ti avrei fatto incazzare in una passeggiata al mare d'inverno. Dio solo lo sa.
 Costretta a passeggiare, un po' controvoglia, ti avrei portata in un bar a bere qualcosa di caldo.
E magari mi avresti proposto di avvicinarci al mare per viverlo insieme. Prima ognuno a suo modo, poi testa a testa; perdendoci nei suoi suoni e nei suoi odori.
Sento il freddo di quella giornata, sento le goccioline di spuma sulle nostre fronti.
E mentre ci penso credo che non ti avrei fatta solamente arrabbiare. Credo che ti avrei fatto sentire molto altro ancora.
Quel giorno avremmo seguito il sole fino al tramonto! E saremmo andati a zonzo come pirati per le vie del porto.
Avremmo mangiato una pizza, o una zuppa, in una locanda riscaldata dalle luci del Natale... Avremmo condiviso.
Condiviso.
Credo sia questa la parola chiave. La voglia di stare insieme passa per questo. Avrei voluto vivere un sacco di avventure con te.
Ed è proprio questo che mi fa male. Le poche volte in cui ci siamo donati entrambi tempo e attenzioni, noi siamo stati bene.
E come ti ho detto, questo sarà per sempre un mio cruccio.
Non aver capito come fare.
Forse non ti ho saputo dare tempo o spazio. Forse non ti sono stato veramente ad ascoltare. E semplicemente anche tu, non hai voluto... 

Forse il vero punto è che non mi sono lasciato cercare. Per non perderti ho provato ad interpretare i tuoi bisogni e darti tutto. Credo sia questo. Ti ho trattenuta.
Se non ti avessi inseguita, forse, saresti stata tu a cercarmi come quest'estate.
Lo sai..non mi arrendo mai. Sto ancora cercando un modo. E credo di aver colto finalmente qualcosa di sensato.
Ti ho desiderata così tanto che ho provato a portarti nel mio mondo addentrandomi nel tuo. E volevo prenderti quella mano per portartici davvero al mare. E invece potevo tenderti la mia e basta.
Ne sono certo. Se avessi visto anche tu quelle giornate che ho visto io in un futuro insieme... Bè... Credo non sarebbe questa la lettera che ti scriverei oggi...

Però, non ti voglio lasciare piangendo.
Voglio dirti che sei una persona speciale.
Ovunque sarai, in qualunque modo vivrai, vorrei ti ricordassi che ciò che mi hai donato è immenso.
Mi hai dato fiducia. Mi hai dato attenzioni. Mi hai fatto entrare. Mi hai accettato. E mi hai reso anche un' po' piú uomo. Devo in parte a te ciò che sono.
Tra l'infinità di persone che sono passate in questo mondo, sei stata tu a farlo. E te ne sarò eternamente grato.
Tu. Sei perfetta. E sei bellissima. Non dimenticarlo mai. Nasciamo perfetti. E ogni giorno proseguiamo nella nostra perfezione, provando a fare del nostro meglio. E tu per me, sei risuonata in mezzo a migliaia di persone.
Perciò... ti lascio un dono. Uno vero.
Te lo avrei voluto dare un giorno. Te lo darò oggi.
È un quarzo. L'ho raccolto anni fa su di un ghiacciaio. E mentre lo portavo con me giù a valle già sapevo a chi lo avrei voluto dare. Fanne ciò che credi.
Puoi buttarlo, o lo puoi regalare. Ma se vorrai per te sarà come un amuleto.
Usalo per i momenti più duri, ma ricordati di lui anche per i più belli, ti prego. Lì dentro non ci sono solo io. Ci sono anche io. C'è il mio desiderio che ho sempre avuto già nei primi nostri incontri a giugno. Quello di prendermi cura di te. Mi piacerebbe essere lì al tuo fianco per proteggerti sempre. Ma questa, forse, è un'altra storia.

23.11.2024
Per oggi e per sempre
Etienne