TUTTO e NIENTE...

Ogni giorno è un esercizio il mio:
una sorta di sfizio che vivo senza alcun pregiudizio.
Mi scuserete: ho il vezzo per il vizio.
Non m'importa d'essere giudicato, additato, criticato:
non sono certo un novizio e, da fedele servitore,
ne resto ammaliato; al suo completo servizio.
Di qualsiasi natura esso sia, il vizio mi abbraccia,
mi mantiene vivo, sveglio, adrenalinico;
mi informa di qualsivoglia se pur minuscolo cambiamento
in modo che io ne possa godere in pieno costantemente
senza nessun calo, sempre al massimo dei regimi
sfiorando finanche le più sottili corde della goduria.
Non c'è vizio indicibile, incondivisibile, inconfessabile, inviolabile
ed ognuno di essi parla di sé come qualcosa di inoppugnabile.
Ma anche il vizio per quanta forza possa sprigionare
ha il suo tallone d'Achille:
una fiammella "il lume della ragione" che se mantenuta
sempre accesa vigila marcando il confine, il punto di non ritorno
oltre il quale il vizio non incontra nessun altro ostacolo
strappandoti la vita stessa.
Il vizio è pagano.
Il vizio non è cristiano.