Io, Lei, il Poeta

scritto da Marco Niente
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“Non ho amato che le rose che non colsi.” Guido Gozzano
- Nota dell'autore Marco Niente

Testo: Io, Lei, il Poeta
di Marco Niente

Estasi d'oblio il mio ricercare tra le ombre rubine,
Di un giardino d'eucalipti che s'affaccia sul lago di Como,
Il tuo viso, dolcezza inconfessabile, le tue grazie divine,
Tra le buone cose di pessimo gusto, prefigurarmi tuo gentiluomo.
 
Rosa Blu dal mio sangue nutrita e mai tradita,
Dei miei baci il ciel si è fatto specchio manifesto,
Seduta su una panchina ora mi scruti e ripensi alle vita,
In cui saremo amanti, fulgore vibrante mai mesto.

Vorrei raggiungerti ma nello sfiorarti le miei mani sfuggono,
T'abbraccio e come fantasma passo attraverso,
Impalpabili come la vita i miei intenti periscono,
Lacrime mi consumano ed incupiscono il cuore dell'universo.

All'improvviso Samuele discende lucente dal firmamento,
Sorride l'Arcangelo benevolo, il tempo ferma e sussurra a noi:,
"La gioia del desiderio è la fine di ogni tormento,
Imperturbata dalla morte, l'anima traboccherà di voi."

ln un lampo del destino sono riportato all'irrealtà,
Non ti scorgo più, vedo Guido tra le braccia della sua signorina,
Nella solitudine di una ricerca infinita la dolce crudeltà,
Del ancor non averti, del dover trascendere ogni spina.


Io, Lei, il Poeta testo di Marco Niente
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