Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Il ritmo con cui la terra sporca scarpa
lo stesso su cui noi abbiamo ballato
dimenticandoci di tutto il creato
e dal niente un suon metallico d’arpa
si diffonde fra le orecchie ardenti,
struscia tra la folla al levar del sole
i liquidi risalgono sin alle gole
il nero s’espande negli occhi credenti.
Foresta oltre la genesi sonora
accogli questi nostri fugaci sguardi
che dalla fine dei tempi gagliardi
non si scontravano mai fino ad ora,
rendili perpetui e terra fertile
che risuonino tra gli alberi remoti
così i loro silenzi non sepolti
giungano verso una pace stabile
Che s’innalzino bottigliette al cielo
o che spargano impuri bianchi fiumi
alla comparsa di accecanti lumi
i nostri passi s’avvicinan con zelo
e le mie mani mal mosse dall’istinto
si posano ben docili sul tuo viso
che costellato da un vago sorriso
si scontra con l’idea di aver vinto
Cielo, tu che immortali questa scena
vendicati, e bagnandomi di pioggia
e a visione di chi scappa in forgia
sotto la cassa il sound mi incatena
allora qui ti rivolgo la preghiera
che lentamente salga sulle nuvole
così come il mio corpo già vuole
ben alterato in questa nuova era