Incontro notturno

Cammino sulla spiaggia,
il gelido vento della notte mi accarezza delicatamente il volto,
il rumore delle onde mi accompagna in un lento oblio,
il profumo della salsedine mi inebria.
Sono nuda, un velo copre il mio esile e pallido corpo,
i miei lunghi capelli scompigliati dal vento.
Cammino lentamente, in completa solitudine, in balia degli eventi atmosferici.
Vedo avvicinarsi a me un'ombra,
si muove lentamente, con passo felpato,
quasi avesse paura di disturbare.
E' un gatto bianco.
Lentamente si avvicina,
mi fa le fusa, mi accarezza con quel suo candido manto.
Mi accuccio e lo accarezzo,
il suo pelo è morbido al tatto,
delicato come un lieve bacio.
I suoi occhi incontrano i miei, entrambi pieni di tristezza e solitudine.
Camminiamo insieme, fianco a fianco,
verso l'oscurità più assoluta.
Lui è il mio unico compagno, il mio unico legame con il mondo esterno.
Sto cercando di scappare, ma da cosa?
Forse da me stessa, forse da un mondo che non mi appartiene.
Vorrei poter uscire da questo vicolo cieco, ma sento di non riuscire a farcela…
per quanti sforzi faccia, rimango sempre ancorato a questo malinconico e triste presente,
triste come questo mare oscuro che lambisce le mie stanche membra.