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12/06/2023 Oggi mi sento un po' come Francesco Fortini, che con la sua poesia 'Traducendo Brecth' dichiarava di sentirsi senza più certezze e senza più un vero nemico da combattere. Ecco le sue parole: "Gli oppressi
sono oppressi e tranquilli, gli oppressori tranquilli
parlano nei telefoni, l’odio è cortese, io stesso
credo di non sapere più di chi è la colpa." Eh sì, oggi è venuta a mancare l'incarnazione di tutti i miei odi ed impeti politici giovanili, il Caimano. Per me giovane ventenne degli anni 90 era tutto chiaro, nitido: la sinistra era la salvezza e lui era il male assoluto. Poi negli anni mi sono resa conto che non è tutto così netto e definito, ci sono tante zone d'ombra e contorni sfumati, e il vero nemico a volte è celato sotto false spoglie e non riesci più a riconoscerlo. Un po' rimpiango quelle certezze di ventenne e quel nemico così a portata di mano. Oggi quel nemico se ne va per sempre, insieme ad un'epoca che è sempre più lontana. Addio a quegli anni, e un saluto a quella ragazza agguerrita ed estrema, che adesso è una donna un po' più disillusa, e che non si sente più di giudicare
nessuno in maniera così netta.