Contenuti per adulti
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Foglie che cadono
e tracciano arzigogoli in aria.
Si arrendono alla corrente
che sia da oriente o da occidente.
Cadono foglie e scorre il fiume
e quando l'anatra nella risaia non è più necessaria
di essa non rimangono che piume.
Sono stagioni che scorrono,
che scandiscono il ricordo.
Stagioni che scorrono come le nuvole,
cattedrali impermanenti
erette per il dio cosmo.
Ritorno qui
piedi più o meno a terra
respiro più o meno regolare.
Qui è pieno inverno ma col sapore d'estate
che ci vuoi fare.
Stagioni che scorrono
é un po' come sfogliare un album a forma di mondo
dentro uno scrigno rotondo.
Un' estate di 35 anni fa.
Casa al mare dei nonni.
Mio nonno che mi insegna ad andare in bici su due ruote,
abbandonando le ruotine, bicicletta a sole due ruote sul vialetto di casa.
Cado nel tentativo e piango. Mio nonno che mi dice "piangi ma pedala".
E alla fine pedalo e più non piango.
Un'altra pagina, un'altra stagione.
Gelide sere invernali a Berlino.
Capodanno nella follia da 18enni.
Dieci di noi, amici da sempre.
Uno ha fatto il grande salto e sono anni che ci osserva dall'alto
gli altri chi li vede o sente più ormai.
Siamo come foglie cadute da un albero
che non è sopravvissuto agli inverni della vita
e mai più vedrà la primavera.
Sfoglio ancora e sono nella stagione di adesso.
Quella degli aquiloni in cielo giorno e notte.
Delle giornate che scorrono lente all'interno di settimane che si sfogliano velocissime.
E' la stagione dell'ispirazione ma anche del vuoto.
Della produttività ma anche del fare nulla mentre si guarda al cielo e si fa sempre più ampia la prospettiva,
sempre più certa la nostra minuscola presenza in quest'universo.
E' la stagione dell'invisibile che parla al tangibile.
Conversazione pacifica tra cuore e mente.
E' una stagione che vorrei non finisse
ma so che tornerà la pioggia
e alla fine scioglierà questa stagione
dentro quello scrigno fatto a forma di mondo
al quale di tanto in tanto ritorno.