Contenuti per adulti
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Salendo lungo la superstrada noto una macchina nella piazzola un uomo dietro la portiera dell'auto si sta cambiando i pantaloni, non mi è dato sapere dunque accelero.
L'aria è sempre più fresca quando sali, è un autunno che bleffa non ci vuole pensare alle foglie cadute.
Un parcheggio neanche a pagarlo, a piedi raggiungo la sala d'attesa numero 90 sul monitor segna 54.
Vi capita mai di osservare le persone?
L'aria condizionata mi gela il collo come una pensionata cambio sedia, di fianco c'è un signore accompagnato da una signora straniera stanno litigando a bassa voce lei gesticola lui esplode con "stai zitta!" Si drizzano i peli di tutti e non per l'aria.
Con la coda dell'occhio noto una signora col foulard sulla testa, la conosco si è disegnata le sopracciglia e sfugge ogni contatto visivo, una botta allo stomaco stavolta.
Gli operatori al banco nemmeno ti guardano in faccia uno risponde sorridendo al cell e con l'altra mano pigia sulla tastiera.
C'è una mamma impanicata con un bimbo piccolo in braccio non ha fatto la pipì e non sa cosa consegnare gira per la stanza pensando possa aiutare camminando.
Quante pance ci sono? Le persone fanno ancora figli?
Respiro evidente fino a quel momento avevo trattenuto il fiato.
L'infermiera mi perfora il braccio con velocità ho il braccio blu vene non pervenute gira con l'ago e trova il flusso, gli aghi sono la cosa più infame che possa esistere sottili e pungenti.
Al ritorno in macchina è tutto in discesa i finestrini abbassati musica leggera, un po' lo capisco questo autunno insolito si vuole far attendere
si lascia dondolare dal vento.