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Alla fine, da un candido amore
Tutto si è trasformato in tetro odio,
Seppur non è ciò che voglio.
E fa strano concepire l’odio
Che io posso provare,
Perché solo su me stesso riuscivo a mostrare,
Danneggiando il mio corpo,
Cullato fra i fiumi dell’alcol,
Accarezzato dal fumo delle sigarette
E baciato dai dolori d’intensi allenamenti.
Non comprendo se odio te
Oppure odio l’amore;
È sicuro che non odio me,
Ma odio il ricordo del tuo calore.
Eppure so che non si danneggia
Chi odio riceve,
Ma chi odio vuole emanare,
Seppur non faccio niente per esternare.
Tutto dentro me sta andando a male,
Come una pila di cadaveri
Lasciata sotto il sole a soggiornare,
Fra le mura di un castello abbandonato,
Le cui pareti sono coperte da sangue incrostato.
Dove non resta né re né regina,
Ma solo un dente cariato
Seppur ancora nell’aria riecheggiano
Le risate del re e della regina, mentre festeggiano.
