Tsunami di emozioni

Onde nere di rabbia e dolore si abbattono come tsunami senza controllo; nate come piccoli impulsi che nel corso del loro viaggio verso la superficie diventano urla feroci di ferite.

Grida che chiedono, sovrastando tutto: incaute, illogiche, senza freno e senza limite.

E tu ti sei trovato lungo il percorso e hai visto questo muro d'acqua nera di dense emozioni planarti addosso.

 Senza averne ,forse, gli strumenti adatti, con un salvagente di logica e la sola forza di volontà, hai cercato di restare a galla nel maremoto.

Sbattuto e graffiato da onde troppo grandi e furiose, che neppure si accorgevano di quanto tu stessi lottando per non affogare, e forse pure di tirare fuori me; ora nella quiete vedo.

Hai cercato di essere presenza, anche quando non sapevi come; di essere stabilità, anche quando tutto attorno a te tremava.

Forse non come volevo io, Eppure c'eri, anche se non ti vedevo.

Eppure, nonostante tutto, sei rimasto.... 

forse che non ti aspettavi questa potenza travolgente che ti è arrivata addosso, o gorse hai sentito che ne valeva comunque la pena provare a restare, o sei completamente matto,..

Ma quando uesta volta non mi scuso per essere tempesta: ti ringrazio però per ogni volta che hai scelto di restare, nel modo che potevi, che sapevi, che sentivi giusto.

Anche quando non è stato perfetto, anche quando non è stato come avrei voluto io, o come avresti voluto tu.

Eri rimasto in qualche modo, e il tuo di allora silenzio forse il tuo bisogno di rimetterti insieme, da emozioni che non volevi e potevi capire.

Ma sono cresciuta più con il dolore delle nostre crisi, che con la nostra amicizia. Era necessario? Forse. Ne sono grata? Si perché sono più forte. Ma ora ho bisogno di amici in cui la mia resa non sia per loro un attacco. Che la mia presenza non sia percepita come imposizione. Voglio chi ha piacere di stare con me anche quando non sono funzionale.