Tu chi sei?

Chiunque abbia il cuore spezzato sa bene come ci si sente a tentare di ricostruirlo. I pezzi non combaciano mai, nelle crepe ci sono microfratture che non puoi riparare. Un po’ di polvere si perde sempre.
Chi ha il cuore spezzato non è un artigiano, ciò che ha di rotto non riesce  ricomporlo, in compenso, può considerarsi un artista della truffa. Come Fausto.
Fausto, con il suo sorriso da clown, nasconde i cocci, li accumula sotto il tappeto per non rivelare al mondo che egli è il più grande bugiardo della storia degli innamorati. Eppure basterebbe guardarlo negli occhi per capire che sotto quel finto buonumore si cela una tenera tristezza. La si nota dalla ruga che si forma sulla fronte quando parla, quando racconta una storiella improbabile, la vedi nel modo in cui ti guarda che c’è molto di più di quello che in realtà ti sta dicendo, la noti dai suoi gesti affrettati.
Qualcuno ha spezzato il cuore di Fausto e ora lui lo spezza a coloro che tentano di stargli accanto. Non lo fa con l’intento, non è colpa sua, cerca solo di difendersi da chi, secondo lui, vuole frammentare ancora di più ciò che è rimasto del suo cuore ferito e malconcio.
Fausto non prende nulla sul serio; per lui, tutto è leggerezza. Fa qualunque cosa pur di non pensare alle sue ferite. Ha bisogno di attenzioni, ma non le chiede. Chiedere comporta un certo grado di confidenza che lui non vuole, la rifiuta. Cerca le carezze, ma allo stesso tempo le rifugia, si tiene a distanza, quando ciò che vuole di più è la vicinanza. Tocca senza farlo davvero, non parla, tieni le parole per sé, confidarsi lo rende debole, si sente vulnerabile.
Fausto vuole apparire spavaldo anche mentre ha paura di scottarsi, tende la mano sulla candela accesa e lascia che la fiamma gli bruci la pelle. Sente il dolore, un ago gli attraversa il palmo carbonizzato, intanto sorride per nascondere le lacrime. Crea una corazza che dovrebbe proteggerlo, e che invece lo distrugge, lo allontana da chi vorrebbe amarlo. Per lui è più importante mostrarsi intoccabile piuttosto che scoprire le carte. Mantiene la faccia da poker anche se in mano non ha nulla, sa di aver perso, ma non si arrende, vuole giocare fino alla fine, comunque vada, lui resta.
Racconta bugie perché non sa più chi è; ciò che rimane di lui è una maschera.
Fausto chiede amore senza farlo, tu sai quello che vuole ma non puoi darglielo perché lui te lo impedisce, ti tiene lontano, non si fida, ha paura.
Ride, scherza. Il suo cuore però piange, tu lo ascolti senza poter far nulla, è inavvicinabile. Se tenti di fare un passo verso il cancello chiuso a doppia, forse tripla, mandata, rischi di essere fucilato. Rischi di perderlo, l’unica opzione che hai è quella di sbirciare dalle sbarre che impediscono di vedere chiaramente dove sia il vero Fausto, quello che vuole amare ma che non può.
Lo tieni d’occhio; da lontano ti assicuri che lui stia bene nonostante tutto; poche domande e un passo indietro per non destare sospetti che ti costerebbero cari. Vegli su di lui per proteggerlo, per mantenerlo al sicuro, per dargli una certezza: tu ci sarai sempre per lui, può contare su di te per qualunque cosa e in qualsiasi momento, ti fai carico delle sue paure e gli fai da scudo contro la sofferenza. Ammesso che lui te lo permetta, per farlo dovrai conquistarti la sua fiducia con il tempo; Fausto è un animale selvaggio, pronto ad attaccare se sente di essere braccato, dovrai essere tu a rassicurarlo, a fargli capire che non vuoi fargli del male, ma solo amarlo.


O forse, era tutto un inganno? Il Fuasto che hai conosciuto, era davvero questo? 




- Challenger, Fausto l'hai creato tu?

- Non lo so. Voi, lettori, che dite? Datemi il vostro parere. Fausto è reale oppure no?