"Le Notti Rosse"

scritto da XENIA
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Dostoevskij ha le sue 'Notti Bianche". Io aspetto quelle Rosse. Quando cielo e mare si fondono in un diamante scarlatto
- Nota dell'autore XENIA

Testo: "Le Notti Rosse"
di XENIA

Un'altra notte
come un serpente
staglia nel cielo
la sua lingua di fuoco.

Se ne va
marciando sul mare
nella metamorfosi 
di quell'onda scarlatta.
È un tramonto 
che non passa
nel buio che avanza
l'indaco si arrende
al furore 
che incendia stelle.
È un camino scoppiettante 
nel profondo inverno
quel calore che sale
come vino fuso 
tra le nebbie del Promontorio.
In questo rosso scenario
astratto
visionario
chi non darebbe il suo sangue
per prolungare l'incanto
la muta preghiera 
della ferma marea
al primo astro della sera?
Inutile riordinare pensieri
tra galassie impazzite.
Non c'è logica
in una notte rossa
solo esistenza 
che si dipana
nel ricamo del silenzio. 
A tentoni 
si cerca una mano
nel buio 
che si taglia a fette.
Un'ombra porge 
una candela ardente. 
Il mare porta
quella corrente 
che scompiglia la chioma.

Quella sagoma 
sempre più smorta
uccisa da un'alba
dolce e cruenta.






"Le Notti Rosse" testo di XENIA
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