L'obeso

scritto da Otorongo
Scritto Un anno fa • Pubblicato Un anno fa • Revisionato Un anno fa
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Autore del testo Otorongo

Testo: L'obeso
di Otorongo

Anche stavolta si è fatto giorno e presumibilmente mi dovrò alzare dal letto...Ma non ne ho voglia , non ne ho assolutamente voglia !
- Marco , vieni , la colazione è pronta ! -
La voce di mia madre è l'archetipo di ogni tortura moderna nel mio accidioso mondo e non la sopporto , non la sopporto più .
Scosto la trapunta e facendo perno sul culo ruoto di novanta gradi per far uscire le gambe dal letto e poggiare i piedi sul pavimento . Le vene varicose a soli venticinque anni non sono da tutti ma io non ne vado fiero lo stesso . 
Con la mia andatura caracollante raggiungo il bagno , riesco a centrare il water ed espleto i miei bisogni . Che tenerezza mi fa il bidet , piccolo e delicato , saranno sette anni che non lo uso .
Una bella doccia mi ridà quasi la voglia di vivere ma la vista di mamma e dei pancake con la Nutella producono in me lo stesso effetto che provocherebbe un tetrapak di Tavernello ad un alcolista : eccitazione e depressione allo stesso tempo . Io come ogni buon alcolista faccio vincere ogni volta l'eccitazione , mangio dieci pancake e lascio prima di uscire di casa un po' di Nutella sulla guancia di mamma .
L'autobus numero 26 si può dire che è il mio taxi , anche se arrivo alla fermata con cinque minuti di ritardo l'autista mi aspetta e se ne frega di quelli che protestano , poi se non trovo un posto a sedere avviso tutti che restando in piedi potrei perdere l'equilibrio e crollare addosso a qualcuno , così trovo subito chi si alza per lasciarmi il posto . Da casa a dove lavoro sono circa venti minuti , non molto considerato il traffico caotico della grande città , però abbastanza per attirare gli sguardi a volte attoniti , a volte divertiti di chi non ha mai visto un uomo di centosettanta chili . Dovrei farci l'abitudine ma papà m'insegnava sempre che è maleducazione fissare la gente , specie se ha dei difetti fisici , ed io ho sempre ammirato papà , anche quando scavalcò il parapetto e si buttò dal balcone di casa . 
Ricordo come fosse adesso il tetto della Mercedes GLE completamente appiattito sotto i suoi duecento chili . Io e mamma ci abbiamo messo tre anni per ripagarlo .
Scendere dall'autobus è più difficile che salirci , specie se la gente ha fretta e m'intralcia : sembrano tutti dei salmoni che risalgono la corrente , incuranti delle rapide che li contrastano . Trascorsa circa mezz'ora dalla colazione , secondo la logica bacata di un drogato di cibo quale sono io è giusto prima d'iniziare a lavorare fermarsi al bar e  spararsi due maritozzi con la panna e un cappuccino . Quindi  esauriti tutti i cerimoniali preparatori al quotidiano rito del lavoro , non posso rimandare oltre : entro nell'azienda che mi paga lo stipendio da cinque anni , saluto i colleghi , i tecnici e gli impiegati e mi dirigo verso gli spogliatoi . Spesso sorrido con un po' di amarezza ripensando a quando ero bambino e siccome adoravo i cavalli dicevo ai mie genitori che da grande avrei voluto fare il fantino : ora secondo voi che cavalli potrei cavalcare , a parte quelli dei pantaloni ? Raggiunto lo spogliatoio inizio a cambiarmi : certe volte ci impiego dieci minuti , altre molto meno , quando devo girare subito nudo . Sì , perchè non ve lo avevo detto ma io faccio l'attore porno . Pare che siano molti i pervertiti che si eccitano nel guardare un obeso con un grosso cazzo fottersi uomini e donne . 

L'obeso testo di Otorongo
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