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Non siamo i nostri pensieri
Nel silenzio che precede il
giorno, quando il mondo
ancora dorme,
i pensieri arrivano
come nuvole spinte dal
vento.
Si formano, si dissolvono,
alcuni oscurano il cielo,
altri lo irradiano di luce.
Ma noi non siamo il cielo
né le nuvole.
Siamo lo spazio che le
contiene.
L’ego osserva,
si identifica,
si aggrappa a ogni forma che
passa, che vede.
Dice “io sono questo”,
“io sono quello”.
Ma è solo un riflesso,
una voce che cambia tono
a secondo del giorno.
La coscienza non parla.
Non giudica.
Non cambia.
E’ lì, immobile,
mentre tutto si muove.
E’ il testimone silenzioso
che guarda, senza paura,
la danza della mente.
Le emozioni si agitano,
i pensieri costruiscono
mondi,
ma la consapevolezza
li attraversa
senza restare impigliata.
E’ come l’acqua
che scorre tra le dita
senza mai fermarsi.
Quando smettiamo di credere
di essere ciò che pensiamo,
iniziamo a vedere
ciò che siamo davvero:
una presenza viva,
senza nome,
senza forma,
che abbraccia ogni cosa
senza possederla.