Il Lanario Madonita

scritto da Jos de Vie
Scritto 11 mesi fa • Pubblicato 11 mesi fa • Revisionato 11 mesi fa
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Autore del testo

Immagine di Jos de Vie
Autore del testo Jos de Vie
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La mia prima, vera poesia; in versione quasi originale. Un po’ barocca e immatura. Mostra l’ardore di un giovane senza compromessi. Il falco lanario scelto anche per il volto che sembra aver pianto a lungo. Ogni verso è profondamente autobiografico.
- Nota dell'autore Jos de Vie

Testo: Il Lanario Madonita
di Jos de Vie

Nei cieli immoto, sopra il Carbonara,
retto dalla corrente ascensionale,
il vuoto domini imponente e altero,
del tuo elemento vero imperatore.
E sale verso te l’ammirazione.
Rapace re del cielo, mi somigli:
rovi, fionde e perigli eviti al suolo,
nel volo sconfinato trovi pace.

Forse per la tendenza a ripudiare
l’ingerenza dell’uomo, inviso sei;
sofferente ti fa la stimma in viso
effigie d’angosciose stille scorse.
Signore etereo, nulla ti distrae
dal volo tuo, ti trae solo la carne
al suolo e il nido; echeggia il franco grido
tremiti cagionando di terrore.

Pende dal muro, nella masseria,
una calandra ostaggio del campiere.
L’ugola si schiarisce per il boia
ché mitigar la di lui noia intende.
Sciente che il suo destino egli decreta,
quieta, la galeotta, il suo aguzzino,
e con indotta scelta, compiacente,
ogni sua volontà canta obbediente

Poco m’importa se, pari al lanario,
anche il mio grido irrita e sconforta;
pur io dall’alto sento dolci brezze,
miro bellezze e vesperi di fuoco,
rapaci però sono i miei natali:
canto l’ardore unto di sudore,
l’ansia, l’istinto, la pazzia, l’angoscia;
versi forse brutali ma veraci.

Canti servili, sparsi di confetti,
d’amore demagogo, non cert’io,
ma tollerò Calandra, ingrato giogo,
ché vita ci assegnò corsi diversi.

Il Lanario Madonita testo di Jos de Vie
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