Precisamente.

scritto da parlare apertamente
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Testo d'opinione.
- Nota dell'autore parlare apertamente

Testo: Precisamente.
di parlare apertamente

Precisamente le persone oggi, in questo periodo, in questo tempo, cosa vogliono?
Non lo capisco onestamente non totalmente ma quasi.
Questo è un testo scritto proprio di getto, dal cuore ma anche dalla mente, comunicativo indirizzato a chi forse, come me, si fa la stessa domanda.
Non è una favola, una poesia, uno scritto, ma è un'opinione di un ragazzo, io, 27enne, che ha occhi per vedere e grazie al Cielo i cinque sensi.
Ma l'umanità dov'è? C'è? Si nasconde? C'è ancora o è il regno della diffidenza? La gentilezza c'è? Ne sono sicuro! Allora perché in giro si vede tanta indifferenza?
L'egoismo, l'arrivismo pare facciano capolino ovunque, dove servi solo quando hanno bisogno, e in tutto questo dov'è la società buona?
Scrivere è utile? Certo! È una forma divulgativa, ed io sono certo che là fuori sia pieno di persone dal cuore splendido che hanno paura! Paura di cosa? Di essere ferite.
È l'eterno arrivo dei secondi, mi spiego.
Prima le persone soffrono per mano di gente venuta prima di noi, poi incontrano chi davvero ha un cuore buono e? Cosa trova il cuore buono? Diffidenza, paura.
Ah se ce l'ho su con sto concetto...
Io alla mia età non mi trovo con i miei coetanei, mi sento fuori posto, gli adulti o comunque i più grandi mi apprezzano, con i coetanei sembro un perfetto sconosciuto per passioni, modi persino di vestire, di pensare, e mi chiedo se l'autenticità oggi abbia il suo posto, ma sono sicuro che tantissime persone si fanno la stessa domanda.
Oggi è un mondo di fotocopie? Non sta a me dirlo, o meglio ho un'opinione ma non la esprimo perché troppo severa, e nel momento in cui vuoi conoscere delle persone? O semplicemente salutare? Devi avere paura, ed è surreale.
L'altro giorno sul treno si siede una ragazza, io la guardo tra l'altro pensando ad altro, questa tutta stizzita prende evidentemente scocciata si alza e cambia posto, e poi ci facciamo domande? Allora sono io lo sciocco che aiuta la gente? Come l'altro giorno una signora con le stampelle, che dovevo fare? L'ho aiutata! Ovviamente...ma non per lodi, mi sarei sentito male a non farlo.
Per i ragazzi oggi vivere non è facile, c'è competizione per tutto...per poi arrivare a cosa? A stare male ed avere il sangue amaro.
Il sorriso riesco ad averlo poco, perché? Perché non è nell'aria molte volte, sicuramente la domenica in chiesa, sì, ma poi? Non è sempre domenica.
La mia è una voce che ha parlato, in forma scritta, che ha espresso sdegno, che si è sfogata, che non è stata in silenzio.
Se a qualcuno ho arrecato malessere chiedo perdono, ed a coloro che hanno letto fino in fondo va il mio grazie.
In un giorno di pioggia,

Gaudete in vita.

Mauro 

Precisamente. testo di parlare apertamente
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