Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Una mattina si alzò e decise che la sua vita era finita.
Non aveva più speranze, quanto ai sogni, non c’era più tempo per realizzarli: il giorno prima era una ragazza giovane e piena di progetti e il giorno dopo aveva davanti a sé solo vecchiaia, e poi la fine.
Nessuna famiglia e poche amiche distratte, sentiva di aver fallito in tutto, un’analfabeta della vita e nient’altro.
Improvvisamente farla finita sembrava l’unica via, meglio ora, da lucida e autonoma settantacinquenne, domani avrebbe potuto essere tardi.
Bisognava solo trovare un modo dolce, qualcosa come scivolare in un lungo sonno senza risveglio.
Le venne in mente la confezione mai aperta di ansiolitici; non amava i farmaci, ma ora quelle compresse potevano tornare utili. Tirò fuori dal cassetto la scatola, rigirandola fra le mani come se volesse studiarla.
C’era un altro problema: Miki. Non poteva abbandonare il suo gatto. Pensò a Liliana, una conoscente gattara che si prendeva cura dei gatti abbandonati, a lei avrebbe chiesto di occuparsi del suo Miki mentre si trovava in Provenza, un viaggio sempre rimandato. Le avrebbe poi lasciato la chiave di casa sotto il tappetino; la verità l’avrebbe scoperta solo dopo, vedendo il suo corpo esanime, di certo non avrebbe lasciato Miki al suo destino.
A questo punto tutto era pronto.
Chiuse le finestre, era una giornata di sole, non voleva vedere quella luce mentre stava precipitando in un buio senza fine.
Chiamò Liliana, mise la chiave sotto il tappetino e riempì di pappa la ciotola di Miki.
Andando con il pensiero alla Provenza e a Liliana, che le aveva creduto, le sfuggì un sorriso.
La Provenza…inaspettatamente, un’idea cominciò a farsi largo nella sua mente. Non aveva confidenza con il web, era piuttosto tipo da agenzia di viaggi tradizionale. Ce n’era una all’angolo, a pochi passi da casa.
Infine, forse, era giunto il momento.
Prese la sua borsa sformata e uscì. Mentre varcava la soglia dell’agenzia, si ricordò che in quel periodo, in Provenza, la lavanda era in fiore.