Il viaggio di Michele

scritto da Invidia
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Testo: Il viaggio di Michele
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Cogito Ergo Sum: Il Viaggio di Michele

Sono come la quercia ancorata al suolo, le mie radici profonde mi tengono saldo anche nelle tempeste più violente. La mia vita è una testimonianza di resilienza e adattabilità. Come l'aquila che vola nel cielo, ho una visione chiara e una libertà che mi permette di affrontare ogni sfida. Sono anche come la medusa che si adatta agli abissi più profondi, flessibile e resiliente, capace di sopravvivere anche negli ambienti più ostili. Sono l’uomo vero che resiste a tutto e a tutti.




Rifletto spesso sul tempo. Il tempo non esiste. Non c’è ieri, non c’è oggi, non c’è domani. Tutto è in questo attimo eterno. L’uomo, nel suo desiderio di controllo, ha inventato un concetto per ingabbiarci e l’ha chiamato tempo. Non esiste la vecchiaia; la nostra vita è solo un’idea, un filo sottile sempre intrecciato al tempo. Veniamo al mondo come stelle cadenti, iniziando a spegnerci dal primo respiro, proprio come il sole che tramonta. Ma non è il sole che si alza o si abbassa, è la Terra che danza nel suo eterno girotondo.

In un mondo dove la brutalità della guerra e la sofferenza umana sono ancora presenti, sento l'urgenza di speranza. Siamo tornati ai momenti bui, quando l’uomo non sapeva più dialogare. La corrida è ancora di moda, e il toro è sempre destinato a morire. Bisogna trovare la forza per dire basta! Cessino le bombe, squillino le trombe della pace. Non ci sono più mura da abbattere, Gerico è liberata. Le ombre del passato ci avvolgono, ma la speranza deve risorgere. Che il coraggio prevalga sulla paura, e che la luce della pace illumini il nostro cammino.

Trovo conforto nel mio amore per la famiglia. Lavorare per vivere, pagare per lavorare, vivere per amare, amare per vivere. Emozioni che soffocano, respiro che manca. Vicino a te, la mente si libera, tutto ha senso, in un abbraccio eterno. Sfide svaniscono, il peso si dissolve. Con te, tutto è possibile, ogni giorno, un dono.

Nel giardino silenzioso della notte, dove i sogni danzano leggeri come la brezza, una rosa rossa sboccia, ardente e luminosa. È un bacco di passione, un tocco di grazia. Sul suo petalo più bello, un occhio si apre, guardando il mondo con dolcezza e malinconia. Questo occhio racconta una storia d'amore, nascondendo un segreto di poesia.

Sulla sua foglia più verde, una bocca si disegna, sorridendo al cielo con delicatezza e armonia. Questa bocca esprime una gioia infinita, sussurrando un nome di fantasia. Nel nome della rosa, il simbolo e il mistero si uniscono, fondendo il bello e il vero in un'opera d'arte. Nel nome della rosa, il sogno e il desiderio fanno battere il cuore e vibrare l'anima.

Una stella cadente attraversa il cielo, portando con sé un desiderio perso nel mare della speranza. Una lacrima da sogno infranto traccia una linea di dolore nel libro della vita, scritta con ardore. Nel giardino dell'anima, una rosa sboccia, un'essenza pura. Il suo profumo si diffonde, leggero come una piuma, un richiamo dolce che l'aria consuma. Petali di velluto, in un rosso ardente, raccontano storie d'amore sussurrate al vento.

La rosa del tempo, un simbolo eterno di amore e vita, rappresenta un viaggio interno. Ogni giorno, una nuova pagina si scrive nella storia della rosa, che sopravvive sempre. Nel mondo di ombra e luce, dove il tempo si ferma, un occhio vigile osserva, silenzioso e eterno. Ogni ticchettio dell'orologio è un passo nel viaggio, dove i sogni incontrano la realtà in una danza immortale.

Vibrazioni di colori danzano nella luce, cerchi di vita in un abbraccio di sfumature. Linee ondulate, in un ritmo senza fine, raccontano storie in un linguaggio senza parole. Verde come la speranza, blu come l'infinito, rosso come la passione, rosa come l'affetto, arancione come l'alba in un cielo ancora quieto. Vibrazioni di colori, in un quadro perfetto, risvegliano emozioni e amore, raccontando la vita in ogni sua armonia.

Nell'ombra di un disegno, una donna si nasconde, con labbra rosse come il fuoco, un mistero profondo. Linee e forme danzano in un gioco senza fine, raccontando storie silenziose di un amore che raffina. Le labbra parlano senza parole, un richiamo silenzioso in un mondo di ombre e luci, un ritratto misterioso. Due linee scure si estendono come fili del destino, collegando passato e futuro in un disegno divino. Ombre grigie e luci chiare rivelano un volto nascosto, un'essenza vibrante. Un ritratto senza tempo di una donna senza nome, nel cuore di un disegno, brucia una fiamma senza fiamme.

Nel silenzio di un momento sospeso, dove i colori si mescolano e danzano liberi, un viso, un'essenza, emerge dall'ombra, raccontando storie di luce e oscurità. Ogni tratto, ogni sfumatura, è un eco di emozioni taciute, che vibrano nell'aria, in attesa di essere scoperte e sentite. Gli occhi rivelano un universo interiore, dove le stelle brillano più luminose nel buio profondo, e ogni pensiero è un pianeta inesplorato che gravita nell'infinita danza del divenire. La pelle è una tela viva, dipinta con i colori dell'anima, ogni tonalità racconta una storia di gioie silenziose e dolori nascosti. In questo quadro vivente, etereo ed effimero, l'arte e l'essere si fondono insieme, creando un linguaggio universale che parla all'anima attraverso il silenzio degli echi.

**Carpe Diem**

Le persone si aggirano come ombre in un mondo di luci e ombre, credendo di essere eterni. Dall'infanzia all'età adulta, siamo intrappolati in un ciclo di aspettative: studiare, lavorare, lottare, tutto per realizzare i sogni imposti da altri. Accettiamo questi accordi senza esitazione, come se fossero il nostro destino fin dalla nascita. Ma in questo incessante accumulo di beni e successi, ci perdiamo. Perdiamo di vista il vero significato dell'esistenza, inseguendo ricchezze effimere che non possiamo portare con noi. E poi, in un attimo inaspettato, il fato ci raggiunge. Che sia sul mare tranquillo mentre peschiamo, o nella solitudine del bagno mentre pisciamo, la vita ci sfugge dalle mani. Resta la domanda: vale la pena sacrificare l'oggi per un domani che potrebbe non arrivare mai?

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Il viaggio di Michele testo di Invidia
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