che paura amare

Ho una battaglia dentro di me che però non sono ancora pronta a combattere, vorrei poterla abbandonare in un punto indefinitivo del mio cuore e lasciare che i soldati, con il passare del tempo, si stanchino da soli. Vorrei poterla semplicemente appoggiare, come si fa con le chiavi appena si varca la soglia di casa, vorrei poterla lasciare lì sul tavolino in ingresso e vivere la mia vita come se non esistesse. Non sono pronta a farmi distruggere, né tanto meno a essere il motivo della distruzione di qualcun altro. Non sono pronta a vederlo a pezzi e a sentirmi in colpa per i prossimi tre secoli. Non sono pronta ad accettare tutto questo, anche se, a questo punto ormai, lo scontro sembra inevitabile. L’amore fa paura. Ma se ci pensiamo, la paura di innamorarsi non è già forse un pò d'amore? É una montagna russa sulla quale non è ancora chiaro se sia più conveniente salire o restare in coda. La parte divertente è quella in discesa, dove ci sono le farfalle nello stomaco e in cui i sentimenti governano la tua vita in modo totalitario, il momento in cui l'amore influenza positivamente ogni cosa e in cui ti diverti, alzi addirittura le mani al cielo. Però dopo eccola lì che arriva, la salita, ti conduce verso il mistero e non sai cosa aspettarti, sei teso e non sai come comportarti, ti senti vulnerabile. C'è chi ha un'arma puntata alla tempia, e non sa se sarà la pistola a finire a terra o lui quello a rimanerci per sempre. C'è quello che la pistola la tiene sempre in mano per precauzione. Chi spinge via solo perchè ha bisogno di essere tirato più vicino. Chi ha bisogno di conferme. Chi scappa. Siamo tutti così deboli di fronte alle emozioni, siamo pedine, carte di un gioco da tavolo, dadi lanciati nell'ignoto. Ma d'altronde, se non ci si rende vulnerabili si prova meno dolore, ma anche molto meno amore.