L attacco...

Ed è arrivato.
Un altro attacco.
Volontario, involontario.
Consapevole, inconsapevole.
Chi può saperlo.
Chi può sapere quale tra le tante parvenze che in quel trasfigurato mascolino aspetto albergano lo ha condotto.
Come nel mezzo di un affascinante ma fatale atomica onda d urto ci sorprendi.
La deflagrazione ti prende e sbatte verso lontane rocce ed acuminati sassi per poi risucchiarti prepotente verso quella mortale voragine che hai creato.
Ed io, ustionato ed a brandelli ad una certezza mi attacco come chi nel suo rifugio corre.
Corro.
Corro dove risiede quella delicatezza che chi possiede non sa riconoscersi.
Corro verso quello splendore contagioso di uno sguardo che sa fermare il mondo e con te respirare.
Corro verso chi sa custodire, rispettare e pian piano, con calma lenire il mio più segreto dolore.
E non me ne fa una colpa.
E non me ne devo vergognare.
Non più.
Il mio posto nel mondo, la dove la tua voce con calma fermezza sussurra queste parole.
E altri ne arriveranno...lo sai ..imprevisti nei momenti meno opportuni senza alcun motivo ....non importa, li affronteremo insieme e non riusciranno a scalfire neppure la superficie di quello che siamo noi. Ti proteggerò nel mio abbraccio, ma non sarà solo un porto sicuro dove rifugiarti... da lì puoi prendere tutto il calore e tutta la forza che vuoi per affrontare ogni difficoltà che si presentano.... Non saranno sassi che ostacolano il cammino....ma sassi per costruire la nostra vita