Poesie Americane XXIV° Vicksburg MS

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Autore del testo A.B.

Testo: Poesie Americane XXIV° Vicksburg MS
di A.B.

Mi accogliessero,padre mio,
il grande fiume scuro,
queste acque lente e vorticose
che non c'è pietà né perdono
per il mio male così profondo
e dissetasse il mio spirito
l'emorragia che mi dissangua,
la vita che da me sparsa sulla via
scorre con la pioggia dalle strade
in rivoli dai tombini fino al tuo cuore.
Abbracciami da non respirare
come le vie fin qui al parco
lungo Iowa e Washington St,
vortici di luci e schiaffi di rumore
fra le solitudini di gesso e marmo.
Stringimi più forte della morte
che ho avuto e dato in dote
in quel putrido bagno infernale
del centro commerciale
dove alle doglie del parto
gridate in silenzio senza respiro
si è fusa la paura d'esser colta
e scoperta in uno strillo di pianto
così su quell'improvvisato altare
ho sacrificato madre e figlio
e poi china su quella vita priva
in un sudario di carta ho sepolto
le vane speranze della mia innocenza.
E ora passo dopo passo nel fango
fra gli sterpi della tua riva
nelle terre dimenticate
dei limiti della pietà dei fiori.
E ora passo dopo passo accoglimi
con l'acqua gelida fino alla vita
che vorrei venir via ma piango
e stretta mi abbraccio forte
come la vita che ho soffocato
al dolore che mai mi lascia.
Passo dopo passo lontano
nella tua corrente,grande fiume,
e poi giù verso il fondo più nero
senza lottare nella tua mano
che vorrei svegliarmi ma non posso.
Troppo vero il sogno di un'altra me
che culla dolcemente il suo bambino
sulla veranda di assi alla fattoria
e in un tramonto lieve e sereno
tende la mano ai suoi lì vicino.
E il volto del mio piccolo che sorride,
mi guarda e sussurra parole,
versi di una lingua antica
che dicono seguimi ora
almeno ora e per sempre.
Poesie Americane XXIV° Vicksburg MS testo di A.B.
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