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Non avrei mai pensato che un semplice sguardo potesse cambiare tutto. Rimescolare le carte, modificare il senso in cui la vita. E’ come se da un giorno all’altro mi fossi ritrovata a guidare nella corsia di sinistra, a guardare le lancette muoversi in senso antiorario, come se la destra si fosse trasformata nella sinistra. Così, all’improvviso. Hai fatto crollare buona parte delle mie certezze, mi hai scossa, mi hai cambiato di forma. Era così facile giudicare, guardarle e pensare che io come loro non ci sarei mai finita, avevo troppo rispetto per me stessa. Guardarle e pensare che in fondo la colpa era solo la loro, che si erano lasciate trattare così, senza nessun ritegno o sintomo di pentimento. Che accettavano passivamente quello che gli stava accadendo, senza porsi chissà quali problemi, senza chiedersi perché lo facessero. Io le guardavo e pensavo che per rimanere nel limbo ci vuole coraggio, che sentirsi tanto ma non abbastanza era difficile da superare. E adesso invece mi guardavo e mi compativo. Perché con te è diverso. Noi siamo un punto e virgola. Ci proviamo ad imporci ma alla fine nessuno dei due ha il coraggio di farlo per davvero. Certo, ci abbiamo provato, chissà quanto tempo abbiamo sprecato nel tentativo di convincerci, mai troppo bene evidentemente. Siamo la porta che prova a chiudersi ma che alla fine rimane solo socchiusa con la mano ancora sulla maniglia. Siamo quelli che prima di salutarsi si voltano mille volte. Siamo le dita che dopo aver scritto la parola “fine” la cancellano con il dorso della mano dalle pagine della nostra vita. Siamo un punto e virgola, non un punto, mai. Mai davvero. Siamo quelli che rimangono sospesi e che nonostante siano su un filo sottile rischiano la vita pur di corrersi incontro. Siamo un ricordo che non riusciremo mai a dimenticare. Le telefonate fatte con il numero privato soltanto per riascoltare la tua voce. I messaggi scritti e mai inviati. Gli occhi abbassati prima di incrociare gli sguardi, i sorrisi che muoiono prima di diventare parole. Siamo quelli che portano addosso un peso di qualcosa che non c’è mai stato. Siamo la storia che non è mai finita davvero, perché un punto e virgola lascia sempre spazio a un seguito, anche quando non sappiamo più cosa scrivere.