Notte di compleanno

Ti accorgi che sei rimasta sola quando alle mezzanotte, tu il telefono comunque lo controlli. Ma sai che non troverai niente che ti faccia sentire voluta, ricordata, cercata.

Forse qualche mezzanotte fa, ti ha trasformata in qualcosa di diverso.

Qualcosa ha lavorato, e ti ha lavorata cosi tanto da non ricordarti neanche più.

E se…

Fosse il mondo ad essere cambiato attorno a te, e tu fossi ancora radicata indietro? In un tempo più dolce. Dove i Piaceri sono più lenti e le parole più pronunciate. Le ambizioni dolorose, le assenze decennali, la genuinità più appagante. 

Ti ricordi bene di te invece.

Lo sai quanto ne godevi di quei tempi lontani. Ma ora, qui, non può fiorire neanche il ricordo.

Un ricordo non è fine a se stesso, va sparso nel tempo presente. Per ammorbidirlo e adattarcisi meglio. Rammenta di camminare via quando ci si deve voler bene. 

Spargi i ricordi, dove trovi pezzi di te. 

E fai il mondo tuo. 

Quando, neanche i dolori possono essere sordi, lenti e piacevoli. Ma sono irruenti e distruttivi, perché vogliono annientare, non insegnare. E allora le emozione diventano squilibrate, Cosi il grado di paura. 

E quando manca qualcosa, puoi ritornare al libro che ti ha insegnato a pensare, il film in cui hai sempre voluto stare. Al profumo della nonna, a quei sorrisi, alla comoditá dell’anima, agli sguardi più veri e alcune carezze indimenticabili. 

Ed ecco che pensi agli amici, alla famiglia che puoi incontrare ancora in quel tempo, perché certe cose mancano a te e più di tutto a loro.  

Quindi come te, esattamente come te, crescono e hanno debolezze a cui non rinunciano. Piccole abitudini. Minuscoli piaceri solitari. Sfidano il proprio coraggio per solidificare le volontà, detentori di un tempo che è sacro: l’uso é pagato a peso. Sempre chiari nel linguaggio, qualunque ne sia il fine. 

Mai rinunciatari della noia, Che é palestra per il dialogo e la lentezza intima. 

Il cerchio s’é ristretto, ha tolto spazio alla intensità invadente, Corruttiva e corrosiva. 

Aspettavo quindi loro: i miei amici a basso mantenimento senza alta manutenzione. Incondizionale energia che sempre infonde. L'amicizia coltivate con poco impegno, ma allattata naturalmente e con sobria sazietà, non con i vizi, ma con dignità reciproca.  Così autentica e familiare che, il tempo trascorso dall' ultima volta, non è mai avvenuto. 

Quindi ora voi starete dormendo, ed io oggi,  celebro voi. 

Buon compleanno.