vorrei

Vorrei farvi provare io essere donna,

Pim pum pam, destra e sinistra all’impazzata,

Su e giù, travolte dall’incertezza dell’”emozione e sentimento” 
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Vorrei farvi sentire io quando lo stato d’animo decide per te

Talvolta, preso dal momento, dando adito a molte critiche

Ti prende e ti porta dove vuole, senza concessione alcuna
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Vorrei farvi provare io il mio corpo per sentirvi guardati, 

Avere il terrore di camminare per le vie, anche nelle ore più luminose, 

Dover pensare a come agghindarsi in funzione all’immagine che può balenare nella testa delle gente
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Vorrei farvi sentire io essere donna, 

lavorare in luoghi prettamente maschili, circondati da amanti delle donne

Essere di bell’aspetto per poter puntare alto e rendere i propri traguardi reali
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Vorrei farvi provare io il giudizio che sento addosso,

Il cercare compagnia per non pensare alla solitudine, o per non pensare affatto.

Buttarsi da un letto all'altro, consapevole delle conseguenze, per cercare conforto.
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Vorrei farvi sentire io le urla, le risa le parole scagliate sul viso,

La consapevolezza di essere inferiore, per forza e notorietà

La consapevolezza di reagire e smuovere un solo granello di sabbia
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Mi piacerebbe però, nonostante ciò, farvi esperire la gestazione

Un essere che si nutre di te, si sviluppa con te e vive grazie a te

La sensazione dei suoi movimenti dentro di te, il suo sangue e il suo ossigeno nelle tue vene.
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Mi piacerebbe che lo sentiste per capire davvero la condizione di caritas/agape

La profonda accettazione di se stessi e degli altri,

La sensibilità oltre al limite della conoscenza.