Contenuti per adulti
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È la fine dell’inizio o l’inizio della fine,
un vortice di domande che il cuore trattiene.
Cos’è la morale, se non un’ombra di luce,
un codice scritto da chi teme e seduce?
Questo mondo, forse, non esiste davvero,
solo nebbie di sogni in un cielo di vetro.
Ma perché ci aggrappiamo a fantasie bugiarde,
se il sapere brucia l’anima e il cuore ci guarda?
Che senso ha conoscere, se porta tormento?
Meglio forse danzare nel dolce inganno del vento.
Ma l’ignoranza, regina, partorisce superbia,
una corona vuota che pesa sulla mente acerba.
Perché il dolore striscia come un’ombra silente?
Perché ogni cosa muore, e il tempo è serpente?
Forse il mondo è un teatro di maschere infrante,
e i buoni, ipocriti, si confondono tra i briganti.
Dove sono i principi che credevo eterni,
le leggi scolpite negli astri e nei giorni?
Nessuno rispetta, e il caos mi avvolge,
davvero devo accettare il vuoto che m’assorge?
Voglio fuggire, trovare la pace,
ma cosa mi salva, cos’è che mi piace?
Sono incatenato a un’idea, a un destino,
esiste la libertà, o sono un peregrino?
Schiavo del dubbio, naufrago nel mare,
mi chiedo: chi sono, cosa devo cercare?
La risposta, forse, non è in queste parole,
ma nella fine dell’inizio, dove l’eterno si evolve.