La tua strada

La tua strada

La discesa che portava al mare
le risposte che avresti voluto
le sentiva ogni giorno narrare
dal tuo passo che credevi muto

Ti capiva dai calci alle pietre
dalla fretta nervosa al mattino
che annunciava le giornate tetre
o una donna da baciare per primo

Mulattiera macchiata dai sassi
rotolati per strana occasione
coraggiosi a staccarsi dai massi
quasi persi, anzi quasi persone

in cammino giù per la discesa
verso il mare virante al cobalto
non sarà troppo lunga l'attesa
verrà il giorno fatale del salto

Se chiedevi ti avrebbe risposto
“Mille anni è durata la rabbia
di una pietra preziosa del posto
che bramava ritornare sabbia

quindi mettiti l'anima in pace
il tuo tempo è più breve del mio
resta cenere dopo la brace
non avere più fretta di Dio

Ha deciso per noi questo spazio
tu ripassi e io imparo a contare
prendo nota, cancello lo strazio
offro frutti e fontane per bere”