Poesie Americane XXIII° Littlefork MN

Quando lasciò la città
dopo aver dormito all'Hometown
e aver battuto la zona
come un cacciatore di frodo,
Bob si diresse verso sud sulla 65.
Di Bill nessuna traccia
e forse era chissà dove
lontano verso est.
I prati lungo la strada
al limitare del bosco
che si muovevano nel vento
come onde impazzite
di un mare in tempesta
e il sole rosso al tramonto
gli ricordarono la savana:
panorami in televisione
di una terra lontana
una domenica pomeriggio
sul divano con sua moglie
mentre da fuori la voce allegra
di sua figlia lo chiamava a giocare.
Un tempo felice di un'estate
in una casa sulla spiaggia
vissuto da lui o raccontato
in un bar da qualcun altro;
lampi nella notte di sempre
che squarciavano l'abitudine
al putrido e spaccavano
i mille frantumi dell'apatia
in altri mille in dissoluzione
fra le polveri di cremazione
che si portava addosso.
Quand'è stata l'ultima volta
che sei stato felice?Dimmi?
Quand'è stato che hai detto
guardandoti soddisfatto intorno:
ecco questo è davvero tutto,
tutto ciò di cui ho bisogno?
Si sentì come quando veleggiava
veloce di bolina sul gran lago
solo che questa volta
non si sarebbe rovesciato
nel tramonto di sangue.
Questa volta teneva la strada
col suo rosso Ford pick up
in quel mare indomabile d'erba
e non si sarebbe rovesciato,
almeno per ora
in questa gara a inseguimento
il cui premio era la vita
e la morte comunque l'esito.