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Quanto tempo è passato,
dai tuoi occhi che indugiavano intorno i contorni delle mie labbra,
mentre al tuo "come stai?" pronunciato solo per distrarti,
faticavo a rispondere, per quanto folle fosse l'idea di raccontarti il mondo
che ho cucito dentro di me
Quanto tempo è passato,
da uno sguardo che sembrava volermi scavare in fondo all'anima,
esplorare i nei sopra la pelle che ancora oggi
non so riconoscere del tutto
Quanto tempo è passato,
dall'ultima volta che hai pensato a me
come la persona con cui svegliarti ogni mattino,
soltanto per provare di nuovo l'eccitazione
di un bacio dato appena sorge l'alba
Quanto tempo è passato,
dal momento in cui mi hai sussurrato
"è tutto okay, non è come sembra"
nel frattempo a me sembrava tutto
e tutto significa che domani potremmo scomparire
mentre io resterei lo stesso ad aspettarti
su quel filo appeso ad un pianeta invisibile
mentre tu ritrovi la strada di casa
che si trova tra le mie gambe mentre circondano la tua schiena,
le tue mani stringono ciò che rimane dei nostri sussurri
accompagnati dal silenzio di una notte piena di stelle,
una notte per cui l'alba è così lontana
ma così vicina alle nostre labbra.
