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Vacanza taciturna.
Taccio mentre sono
In piedi, a gambe leggermente divaricate
Schiena ricurva
Sul tagliere, osservo?
Agisco? Compio un gesto?
Non ricordo.
Cosa fa della mia mente il silenzio?
Suona, anzi no!
Vibra. È il mio telefono.
“Arriviamo venerdì sera, tardi.”
“Va bene, vi aspetto per cena. Mi fa piacere!”
“Senti, ma poi domenica puoi lasciarci in tranquillità?”
Buio. Mi muovo. Di nuovo silenzio.
Il cuore scandisce il tempo
Ma è ancora silenzio. Fischiano le orecchie.
Silenzio.
Cosa se ne fa la mia mente del silenzio?
Allora parlo con qualcuno. Racconto.
Sto meglio, seduto, in piedi.
Poi mi sdraio ed è ancora
Silenzio. In penombra,
Nella camera da letto
Filtra la luce della luna.
Osservo la luce, non la Luna
Mentre penso, tra me e me
In silenzio.
Passano così giorni interi:
Luce, buio, pensieri e ricordi
Pioggia e mare dove sembro naufragare
Per poi subito dopo
Attraccare, i miei piedi
Un´ancora, la mia schiena
Ritta, ricurva, sdraiata.
Volano i gabbiani, stridono.
I miei pensieri volano
Sopra il mare sulle onde,
Cavalcano le vele come raggi di sole.
Ma non gridano,
Fanno tutto piano, in punta di piedi.
Nessuno direbbe
Che sto pensando così forte
E che vorrei anch´io
Sentire quel silenzio lirico
Della Luna
Del mare
Del fiore.